On. Maria Elena Boschi
GIÀ MINISTRO PER LE RIFORME COSTITUZIONALI
Il mondo al bivio.
Dove va la politica italiana?
lunedì 11 aprile 2022
L’On. Maria Elena Boschi è tornata a incontrarci per condividere con i nostri soci alcune riflessioni sulla difficile situazione geopolitica ed economica.
Esordisce esponendo quanto sia difficile in questa congiuntura avere le idee chiare su cosa accadrà nei prossimi mesi. Aspettative e prospettive sono state pesantemente influenzate dal conflitto ucraino e anche l’agenda del Governo ha subito un pesante condizionamento. Il conflitto scatenato dalla Russia ha un obiettivo chiaro, quello di spostare verso Est l’asse della geopolitica internazionale.
L’Europa ha risposto in modo unitario e ha avuto una pronta capacità di reazione.
Il processo di integrazione europea accelera quando ci sono eventi drammatici, come la pandemia e ora la guerra alle porte dell’Europa, ma continua a faticare un concreto consolidamento politico.
Il tema della leadership e di espressione della leadership è quanto mai urgente. In Europa a nostro avviso, afferma l’On. Boschi, c’è un grande assente, la diplomazia. Le decisioni assunte dalla Commissione sono corrette (sanzioni e armamenti all’Ucraina) ma non sono sufficienti.
Tra i temi analizzati è stato toccato il tema dei profughi, poiché se la situazione in Ucraina non dovesse risolversi rapidamente, è probabile che questa emergenza si aggraverà e bisognerà studiare efficaci strategie di integrazione.
C’è poi il tema prioritario dell’energia, che diventerà un elemento chiave per la crescita. Nei dati riportati dal DEF sono indicati due possibili scenari, uno scenario che prevede la possibilità di utilizzare il gas russo e uno scenario senza il gas russo.
Quali strategie mettere in atto per diversificare le fonti di approvvigionamento? Le competenze territoriali che insistono, possono essere un freno alle decisioni del Governo in questo senso. Inoltre le decisioni prese sono state assunte in una fase emergenziale, ma è necessaria una strategia di lungo periodo.
Sullo sfondo c’è il PNRR, la sua attuazione e il monitoraggio di quanto attuato rispetto alle risorse disponibili. Le previsioni ci dicono che ad oggi abbiamo erogato poco più di 5 miliardi, una cifra molto limitata.
Un altro tema rilevante è il tema della governabilità, abbiamo avuto tre governi in questa ultima legislatura, con maggioranze che si sono formate in Parlamento. Bisogna mettere mano alle riforme istituzionali per un sistema che sia più efficiente. È necessario immaginare un modello diverso, per esempio riteniamo che il modello che funzioni meglio è quello per l’elezione del sindaco, dovremmo immaginare un modello simile.