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Carlo Cottarelli

DIRETTORE DELL’ OSSERVATORIO CONTI PUBBLICI
UNIVERSITÀ CATTOLICA

L’economia italiana prima,
durante e dopo la pandemia

lunedì 1 febbraio 2021

Il forte crollo della produzione e della domanda aggregata avuto nel 2020, dovuto agli esiti del lockdown per il contenimento della pandemia, hanno comportato un forte crollo del Pil.

Pur con diversa intensità e profondità la recessione è stata molto rilevante, con il Pil dell’eurozona in caduta del 7,8%. In Italia le ultime stime della Commissione europea si attestano su un Pil al -10%, contro il -5,6% della Germania, il -9,4% della Francia e il -12,4% della Spagna.

​Le principali misure di politica economica messe in atto, per far fronte all’emergenza, sono stati gli acquisiti di titoli di stato operati dalla BCE che, stima il professore, arriverà a detenere il 28% del debito pubblico. 

Dobbiamo riuscire a crescere del 2%, dice il Professore, ma per ottenere questi risultati sono necessari un piano di riforme e gli investimenti del Recovery Plan, che per l’erogazione prevedono delle condizionalità.

Per la crescita ci vogliono investimenti fisici e nelle risorse umane e per favorire gli investimenti privati è necessario lo snellimento della burocrazia, la riforma della PA, della giustizia e dell’istruzione. Ma per fare delle riforme, che magari danno risultati tangibili nel medio lungo termine, è necessario il supporto dell’opinione pubblica.

​Il prof. Cottarelli, parlando del prossimo libro in uscita, spiega la sua visione di società, basata su eguaglianza delle possibilità, merito (per un efficiente funzionamento dell’economia) e solidarietà redistributiva. L’incontro ha visto una partecipazione numerosa dei soci, che hanno animato il dibattito con numerosi interventi e riflessioni.

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