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Irene Tinagli

PRESIDENTE COMMISSIONE ECON (COMMISSIONE PROBLEMI ECONOMICI E MONETARI) DEL PE

Quale futuro per la governance economica europea dopo il Covid-19 per l’Italia?

lunedì 8 giugno 2020

La Commissione per i Problemi Economici e Monetari si occupa di un ventaglio di tematiche che vanno dalla politica macroeconomica e monetaria, all’Unione Bancaria e a quella dell’Unione dei Mercati dei Capitali. Inoltre, la commissione ECON è competente per le questioni attinenti alle norme sulla concorrenza e alle diposizioni fiscali. La Presidente ha chiarito che, per come è strutturato e concepito il Recovery Fund, non sarà Bruxelles a indicare le priorità per i singoli Stati. Bruxelles infatti si aspetta che sia l’Italia a indicarle; tali priorità dovranno avere una coerenza con gli obiettivi dell’Ue e con le debolezze storiche del nostro Paese, ampiamente discusse nelle Raccomandazioni Paese. Le criticità, che sempre vengono evidenziati sull’Italia sono: rendere più rapida ed efficiente la pubblica amministrazione, la giustizia, non solo penale ma anche quella amministrativa che spesso è un freno per gli investimenti, la produttività del lavoro, un fisco più efficiente ed equo, la lotta all’evasione, l’incentivazione della moneta elettronica.

E poi l’istruzione e il capitale umano, che saranno fondamentali per la ripresa. Quello che però chiederà Bruxelles non è soltanto una lista di interventi:
per ciascuna delle priorità che l’Italia sceglierà, e che dovranno essere molto mirate, ci dovrà essere un piano di azione dettagliato, con tutte le misure che si intende di intraprendere per implementarlo e realizzarlo, attraverso quali strumenti e che tipo di investimenti, quali saranno le modifiche regolamentari che lo renderanno realizzabile (modifiche di leggi e regolamenti) e la tempistica. Serviranno degli studi di impatto e delle scadenze molto chiare che dovremo essere in grado di rispettare. L’erogazione di fondi, esclusa quella che sarà anticipata all’inizio, sarà legata al raggiungimento di tali obiettivi. Dobbiamo lavorare a questi dettagli operativi con urgenza, le priorità le conosciamo, il vero nodo è come realizzarle, conclude la Presidente.

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